L’interpretazione nella Psicoanalisi moderna
All’inizio di questo percorso ci eravamo chiesti cosa dovesse rimanere e cosa dovesse essere cambiato nella Psicoanalisi a 119 anni dalla sua fondazione, dopo tutti i nuovi contributi scientifici ed i tanti cambiamenti storici, economici e sociali.
Se nei primi articoli ci siamo soffermati su dei fattori aspecifici “innovativi”, qui invece parleremo di alcuni di quelli che sembrano invece confermare la tradizione psicoanalitica. In tal senso sembra essere confermata anche la centralità dell’Interpretazione nella Psicoanalisi moderna. Essi riguardano l’area dell’Interpretazione e dell’Insight, il quale può essere inteso come uno stato di illuminazione e presa di coscienza di un elemento mentale molto importante ma precedentemente ignorato, a tal proposito Gabbard debutta così:
“Le due tecniche principali per favorire l’insight sono naturalmente la libera associazione e l’interpretazione. La libera associazione è utile per due motivi fondamentali. In primo luogo, com’è stato sottolineato da Freud, essa fornisce un modo di vedere le difese in azione, gettando uno sguardo di quando in quando su cosa c’è dietro di loro…….In secondo luogo la libera associazione permette perciò al paziente e all’analista di esplorare e rilevare i nessi impliciti……La seconda tecnica, l’interpretazione, può essere diretta ad un gran numero di eventi mentali, che comprendono desideri, paure, fantasie e aspettative” (Gabbard, 2004, pag 127-128).
La centralità dell’Interpretazione nella Psicoanalisi moderna
L’Interpretazione invece è una restituzione verbale fatta dal terapeuta, che crea e propone una nuova associazione fra le idee presentate in precedenza dal paziente, associazione alla quale il paziente non aveva pensato fino ad allora. Possiamo idealmente immaginare l’interpretazione come un intervento che aiuta il pensiero cosciente cogliere il senso profondo che si cela dietro le nostre azioni e sentimenti, l’interpretazione quindi è uno degli interventi più importanti per favorire un Insight nel paziente, ma anche qui di volta in volta è importante valutarne il migliore utilizzo o non utilizzo, visto la sua forza potenziale. L’interpretazione nella Psicoanalisi moderna è una delle tecniche fondanti, in perfetta continuità in tal senso con le prime scoperte freudiane; gli studi comparati fra più terapie dinamiche ha permesso di individuare in essa un fondamentale fattore terapeutico aspecifico di questo tipo di terapia.
L’interpretazione nella Psicoanalisi moderna: qual’è il suo rapporto con il Transfert?
Fra le varie possibili interpretazioni nella psicoanalisi moderna continuano ad esserci anche quelle inerenti al Transfert, fattore aspecifico importante all’interno del campo analitico della psicologia. Il transfert è tecnicamente l’insieme delle emozioni, sentimenti, paure e fantasie che il paziente nutre per il terapeuta, che viene inconsciamente vissuto come un oggetto d’amore ed attaccamento legato all’infanzia del paziente. Questa figura (fondamentalmente la madre ed il padre, ma non solo) ha avuto una significativa importanza nella vita della persona, i traumi legati a queste relazioni nell’infanzia possono determinare la psicopatologia seguente della persona. Il paziente rivive nella relazione col terapeuta la relazione ed i sentimenti nutriti per il “genitore proiettato”; questo sentimento, che può essere positivo e/o negativo in diverse proporzioni e combinazioni, deve essere risolto nella terapia insieme alla problematica ad esso collegata. È importante quindi nella terapia analitica interpretare, quando possibile e nei momenti opportuni, il transfert del paziente, favorirne l’insight su questi aspetti.
L’interpretazione nella Psicoanalisi moderna. Conclusioni
Col tempo si spera che sia il paziente stesso a poter “interpretare e comprendere se stesso”, anche senza il terapeuta, interiorizzandone però la funzione mentale. L’Interpretazione nella Psicoanalisi moderna deve essere comprensibile ed interiorizzabile dal paziente, se se ne vuole favorire l’autonomia e la separazione dal terapeuta.
All’inizio del trattamento il primo è consolato dal secondo, ma verso la fine della terapia l’auspicio è che il paziente sia in grado di ricordarsi di come il terapeuta lo consolava, al fine di poterlo ora fare autonomamente e per se stesso. Oltre all’auto-consolazione un’altra funzione mentale che può essere interiorizzata è chiaramente l’Insight.
Il lavoro d’introspezione mentale dopo la cura può essere fatto in autonomia.
In questo articolo non abbiamo preso in considerazione come tutti questi aspetti interpretativi, che puntano a cambiare il pensiero del paziente, passino inevitabilmente attraverso il canale terapeutico della relazione fra terapeuta e paziente (soprattutto nel caso di un’interpretazione di Transfert), ma per correttezza metodologica preferiamo trattare il fattore aspecifico della relazione nella sezione degli interventi e fattori aspecifici emotivi, per quanto tale divisione fra affetto e pensiero sia molto più sfumata e confusa nella realtà clinica.
L’interpretazione nella Psicoanalisi moderna. Bibliografia
:: Glen O. Gabbard, Drew Westen, “Ripensare l’azione terapeutica”, “gli argonauti”, N° 101, Giugno 2004