Funzioni del lavoro onirico o Fasi della formazione del sogno manifesto
Nel processo di formazione del prodotto onirico (il sogno manifesto) Freud ritiene di poter identificare tre fasi. La suddivisione non implica in senso stretto una successione temporale.
- Formazione, con i pensieri onirici latenti, del “ desiderio onirico preconscio … che dà espressione all’impulso inconscio tramite il materiale dei residui diurni preconsci” (1915:93).
- Emersione del desiderio alla coscienza, facendolo apparire già appagato: “ l’allucinatoria psicosi di desiderio – nel sogno o altrove- compie due azioni che non sono per nulla convergenti. Essa non solo porta alla coscienza desideri occulti o rimossi, ma anche li presenta, in perfetta buona fede, come appagati” (Freud S., 1915:97). Il lavoro onirico funziona in modo tale che quanto diventa conscio sia un compromesso che soddisfi gli impulsi dinamicamente inconsci, rimossi, che cercano il soddisfacimento (con la rappresentazione del desiderio appagato) e soddisfi anche la censura (con il mascheramento del materiale rimosso contenuto nel desiderio). È in tal modo che la funzione principale del sognare – custodire il sonno- viene assicurata.
- La formazione del desiderio onirico con l’azione del lavoro onirico richiede l’inversione del procedere degli eccitamenti: questi devono seguire un corso retrogrado attraverso il sistema inconscio fino al sistema percettivo, che quindi si spinge nella coscienza. Questa “ regressione” topica è al contempo un ritorno al livello primitivo dell’appagamento allucinatorio del desiderio. “ ciò che… accade nella formazione del sogno è qualcosa di assai bizzarro e assolutamente imprevedibile. Il processo, abbozzato nel “ Prec” e rafforzato dall’ “Inc” , assume un corso a ritroso che attraverso l’”Inc” porta alla percezione che preme sulla coscienza. Questa “ regressione” costituisce la terza fase della formazione onirica. Ricapitoliamo qui per chiarezza le fasi precedenti: rafforzamento dei residui diurni “prec” ad opera dell’ “inc”; l’instaurazione del desiderio onirico. […] Il volgersi, a ritroso del decorso dell’eccitamento che parte dal Prec, attraversa l’ Inc e raggiunge la percezione e costituisce al tempo stesso il ritorno all’antico stadio dell’appagamento allucinatorio del desiderio” (Freud S., 1915:94).
In questo processo a ritroso i pensieri vengono trasformati in immagini: le rappresentazioni di parole, cioè, vengono trasposte in rappresentazioni di cose concordanti, perché il processo è governato da criteri di utilizzabilità ai fini della rappresentazione visiva (*). “ Il pensiero del sogno -inutilizzabile se espresso astrattamente- è trasformato in linguaggio figurato” (Freud S., 1899:312-313).
A regressione ultimata, resta nel sistema inconscio una serie di tracce mnestiche di cose che sono investiti di carica, ed è su queste che opera il processo primario (mediante la condensazione (*) e lo spostamento (*) dei rispettivi investimenti) finché viene a prender forma e il contenuto onirico manifesto.
Il lavoro onirico termina con la penetrazione nella coscienza del contenuto mentale (dei pensieri onirici trasformati dalla regressione ed elaborati in desiderio) come percezione sensoriale presentata allucinatoriamente quale realtà viva, ed è quindi sottoposta all’elaborazione secondaria (*) cui ogni concetto percettivo soggiace, vale dire all’eliminazione di lacune, all’inserimento di connessioni ecc. “ Il compimento del processo onirico consiste nel fatto che il contenuto del pensiero – regressivamente trasformato e rielaborato in una fantasia di desiderio- diventa cosciente sotto forma di percezione sensoriale, subendo quindi quell’elaborazione secondaria alla quale è soggetto ogni contenuto percettivo. Noi asseriamo che il desiderio onirico viene “ allucinato” e, in quanto allucinazione, trova il modo di credere alla realtà del proprio appagamento. […] La formazione della fantasia di desiderio e il suo regredire fino all’ allucinazione sono le parti più essenziali del lavoro onirico “ (Freud S., 1915:96).
Altrove Freud sintetizza il processo descritto nei termini seguenti: “ Occorrerebbe dunque distinguere in tutto nella formazione del sogno […] tre stadi: primo, il trasporto dei residui diurni preconsci nell’inconscio, cui dovrebbero contribuire le condizioni dello stato di sonno; poi il vero e proprio lavoro onirico nell’inconscio; in terzo luogo la regressione del materiale onirico così elaborato alla percezione, e come tale il sogno diventa cosciente” (Freud S., 1905:147).